Nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico meridionale sorge Henderson Island , una remota isola disabitata che si trova a più di 5.000 km dal più vicino centro abitato dall’uomo. Un paradiso isolato, visitato quasi unicamente dai ricercatori una volta ogni 5-10 anni, ma purtroppo anche il più contaminato del Pianeta: sono migliaia i pezzi di plastica che, galleggiando nell’Oceano Pacifico, vanno a depositarsi ogni giorno sulle sue coste sabbiose.

Jennifer Lavers , eco-tossicologa della University of Tasmania, ha di recente realizzato uno studio dal quale è emerso che le spiagge dell’isola sono ricoperte da una media di 671 pezzi di plastica per metro quadrato, la più alta densità mai registrata (il rapporto è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences). «Quel che sta succedendo alla Henderson Island dice come non vi sia alcuna area del pianeta che si possa considerare così lontana dall’uomo al punto da non risentirne le ricadute» ha commentato Lavers.

La vicinanza dell’isola alla South Pacific Gyre fa si che questa corrente, una volta raccolti i detriti provenienti dal Sud America o buttati nell’Oceano Pacifico dai pescherecci, li depositi sulle sue coste. Il pericolo maggiore deriva dal fatto che molti di questi rifiuti stanno iniziando a decomporsi, frammentandosi in pezzi più piccoli e quindi più facilmente ingeribili da diverse specie animali.

Jennifer Lavers sottolinea che questo disastro è dovuto al fatto che «la maggior parte degli oltre 300 milioni di tonnellate di plastica prodotte in tutto il mondo ogni anno non viene riciclata e, dato che è in grado di galleggiare ed è durevole, ha un impatto a lungo termine sul mare».

La cattiva gestione dei rifiuti in Sud America, il mancato riciclo e recupero della plastica mettono ogni giorno in pericolo Henderson Island, patrimonio dell’Unesco, e la sua biodiversità: qui vivono 10 specie di piante e 4 specie di uccelli endemiche. Questa è la conferma che materiali dalle mille possibilità, le plastiche, sono stati trasformati in un problema dalla cattiva gestione dei rifiuti e da un economia che non recupera i propri scarti.

Ma la pessima gestione dei rifiuti nelle aree continentali non è un problema solo per Henderson Island, infatti la Lavers conclude: «La condizione dell’isola sottolinea come i detriti di plastica abbiano colpito l’ambiente su scala globale. E’ dimostrato che quasi ogni isola del mondo e quasi ogni specie oceanica vengono influenzate in un modo o nell’altro dai nostri rifiuti. Non c’è davvero una sola persona o un solo Paese che non sia responsabile di tutto questo».

(Fonti: greenreport.it, focus.it)